Basilica di Santa Chiara ad Assisi: visitare la ‘città santuario’

Basilica di Santa Chiara ad Assisi, ph. Bernardino Sperandio. Via Umbria Tourism.

Patrimonio Unesco e vero e proprio unicum, Assisi annovera la Basilica di Santa Chiara fra le sue architetture religiose più rappresentative.

Nel 2000 Assisi con il suo Centro Storico (incluse la Rocca Maggiore e la Rocca Minore), la Basilica di San Francesco e gli altri siti francescani (la Cattedrale di San Rufino, la Basilica di Santa Chiara, il Convento della Chiesa Nuova, il Tempio di Minerva, la Chiesa di Santa Maria Maggiore, l’Abbazia di San Pietro, la Basilica di Santa Maria degli Angeli con la Porziuncola, il Santuario di Rivotorto, l’Eremo delle Carceri e il Monastero di San Damiano), insieme alla quasi totalità del territorio comunale, è stata dichiara Patrimonio Mondiale dell’Unesco.

I motivi per cui la città è stata nominata Patrimonio dell’Umanità sono molteplici. Assisi, con la sua Basilica e la valenza degli artisti che vi hanno lavorato è stata fin da subito d’ispirazione culturale e spirituale. La diffusione del messaggio artistico e spirituale dell’Ordine Francescano si è diffuso in tutto il mondo influenzando l’arte di diverse altre città.

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Assisi è un esempio unico di integrazione di una città santuario nella sua culla natale, la città umbro-romana e poi medievale, per poi giungere ai nostri giorni perfettamente in continuità e sinergia con il contemporaneo. La Basilica di San Francesco è poi considerata un esempio eccezionale di un complesso architettonico che ha modificato il concetto di architettura stessa.

Infine, secondo il parere dell’UNESCO, Assisi, come luogo di nascita dell’Ordine Francescano, è «stata strettamente associata fin dal medioevo al culto e alla diffusione dello stesso movimento francescano nel mondo, trasmettendo un messaggio universale di pace e tolleranza».

Fra i siti più noti e rappresentativi della città, vi è proprio la Basilica di Santa Chiara. Si tratta di una tappa imprescindibile per chi stesse programmando un prossimo viaggio ad Assisi.

Basilica di Santa Chiara ad Assisi, ph. Bernardino Sperandio. Via Umbria Tourism.

Basilica di Santa Chiara ad Assisi (ph. Bernardino Sperandio, via Umbria Tourism).

La Basilica

Raggiunta l’ottocentesca piazza di Santa Chiara, da cui si può godere di un suggestivo panorama sulla valle Umbra, s’impone alla vista l’edificio religioso a fasce di pietra bianca e rosa del Subasio con l’annesso convento dedicati a Chiara, la prima e più fedele discepola di San Francesco.

La storia

I lavori per la costruzione della Basilica di Santa Chiara iniziano nel 1257, a quattro anni dalla morte della Santa, nella zona occupata dalla chiesa di San Giorgio che scompare inglobata nella nuova struttura.

La chiesa di San Giorgio era stata concessa nel 1255 da Papa Alessandro IV alle clarisse che cercavano in città una sede dove trasferire la propria comunità religiosa.

Nel 1260 la chiesa è quasi ultimata e accoglie il corpo di Santa Chiara sotto l’altare maggiore.

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L’architettura

L’architettura s’ispira alla Basilica superiore di San Francesco, pur inserendo elementi di originalità. La facciata è disegnata a fasce di pietra bianca e rosa del Subasio. Due cornici la dividono in tre zone. La prima è per il portale, la seconda per il rosone e a chiudere il timpano.

In asse con il portale, con cornice esterna sorretta da due leoni che ghermiscono due arieti, si trova l’elegante rosone a due giri di colonnine e archetti. Gli archi rampanti laterali sono un’aggiunta di fine ‘300.

L’interno è a navata unica con transetto ed abside poligonale. Quasi privo di affreschi, venne scialbato nel XVIII secolo. Rimangono solamente pochi brani con storie della vita della santa sopra l’altare attribuiti al giottesco Maestro Espressionista di Santa Chiara (XIV secolo), cui è stato riferito anche il Crocifisso su tavola nell’abside.

Di grande interesse, nel transetto sinistro, è la tavola con Santa Chiara e otto storie della sua vita, opera attribuita al Maestro di Santa Chiara (1238). Sul lato destro della navata si apre la cappella di San Giorgio. Qui è custodito il Crocifisso (XII secolo), proveniente da san Damiano, che parlò a san Francesco.

Nella cripta, realizzata tra il 1850 ed il 1872 e risistemata nel 1935 in forme neogotiche, si trovano infine le spoglie mortali di Santa Chiara.

Fonte: Umbria Tourism.

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