Federturismo: arrivi stranieri crescono del 4%


Federturismo: non sarà un’estate da tutto esaurito, ma le presenze degli stranieri crescono del 4%.


Doveva essere un’estate da record quella del 2023, tanto da raggiungere, secondo le stime dei maggiori enti del turismo italiani, i livelli del 2019, anno ultimo prima delle gravose difficoltà scatenate dopo il Covid19. Ma è anche l’estate delle avversità meteorologiche e dei grandi incendi, che senza dubbio minacciano le vacanze degli italiani, portandoli in casi estremi a posticipare o disdire il proprio viaggio. E per chi non ha ancora programmato la propria vacanza, le ripercussioni sulla pianificazione può essere influenzata da tali difficoltà, soprattutto se si pensa che le calamità hanno colpito proprio quelle che sono da sempre le mete marittime preferite per l’estate, da turisti italiani e internazionali.  Certo il caro prezzi e l’inflazione non hanno aiutato molto l’Italia a eccellere nelle presenze, ma si è comunque chiuso il mese di luglio con risultati che si adeguano a quelli del periodo analogo del 2022, mentre per agosto si prevedono flussi più consistenti nelle principali città d’arte italiane, in particolar modo Roma, Firenze, Venezia e Napoli, con una previsione di occupazione delle camere nelle strutture ricettive pari all’85%. Stando alle stime la prevalenza delle presenze sarà di turisti stranieri, specialmente francesi, tedeschi e americani. 

Le destinazioni

Prima tra tutte tra le preferenze dei viaggiatori, in base al tasso d’occupazione registrato nelle imprese ricettive sul territorio italiano rimane la vacanza al mare, prima scelta per gli italiani, una tradizione che non si ferma nonostante le temperature da record, che però segnano anche una certa impennata nell’interesse e nelle richieste anche per soggiorni in montagna, che quest’anno segna un aumento del +2% rispetto allo scorso anno. Mare o montagna, comunque, si preferiscono le mete nazionali, più che per valorizzare il territorio italiano, soprattutto a causa del caro prezzi nei trasporti marittimi o aerei, con i voli internazionali che schizzano alle stelle. Solo un italiano su 3, infatti, sceglie di fare una vacanza all’estero per questa estate 2023 e sceglie mete più competitive come l’Egitto o la Tunisia, oppure le isole spagnole o greche. Una scelta però molto cauta e nelle vicinanze proprio perché inarrivabili le mete a lungo raggio, come Stati Uniti, Cairaibi e le Seychelles. 

Si viaggia, sì, ma meno a lungo. Il caro prezzi ha ormai cambiato le scelte di viaggio dei turisti che scelgono l’Italia o l’estero, e la durata del soggiorno si riduce a una settimana per limitare le spese, prediligendo la vacanza breve e last minute, solitamente selezionando pacchetti vacanza o offerte speciali dell’ultimo momento. 

Federturismo: Il turismo pilastro dell’economia dell’Esperienza

Dati questi che si allontanano dalle previsioni di pochi mesi fa, che prevedevano una stagione da tutto esaurito. Quella del 2023 potrebbe essere un’estate che segna un nuovo corso nelle scelte di viaggio del turismo, “Un campanello d’allarme che impone a tutti noi una riflessione”, dichiara la presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli, “perché ondate di calore sempre più frequenti e intense potrebbero portare nei prossimi anni a cambiare le abitudini dei turisti, modificando la geografia delle vacanze verso destinazioni più fresche rispetto al sud Europa o a far slittare, soprattutto nel caso della clientela straniera, le vacanze in primavera- autunno”. 

Un’estate certo che non finisce qui, e che rischia fortunatamente di prolungarsi fino a settembre, tendenza divenuta ormai scelta di viaggio consapevole da parte di chi vuole evitare calche e prezzi esorbitanti, e anche in molti casi, se incoraggiati anche dalle temperature favorevoli, fino ad ottobre inoltrato. 

Fonte: Federturismo
Print Friendly, PDF & Email

copyright Riproduzione riservata.