Zante: il fiore dell’Oriente


Il Fiore dell’Oriente. Zante, tra chiese e spiagge indimenticabili, innamorati della perla del Mar Ionio.


Zacinto (nota anche come Zante) è un’isola verdeggiante dotata di fertili vallate e di un clima temperato (area: 406 kmq; costa: 123 km). La sua diversità paesaggistica ha dato origine a diversi tipi di spiagge: ci sono spiagge sabbiose in baie appartate dove le acque tranquille sono di un blu intenso nella parte sud-orientale dell’isola. Tuttavia, se ti piacciono le scogliere frastagliate e un interessante mondo sottomarino, prova la parte occidentale dell’isola.

I veneziani, che governarono Zante dal 1484 al 1797, chiamarono l’isola “Fioro di Levante” (fiore d’Oriente) poiché a Zante si trovano oltre 7.000 specie di fiori. La terza isola più grande del Mar Ionio, dopo Corfù e Cefalonia, è conosciuta a livello internazionale come “Zante”. Si dice che Zante sia stato il primo abitante dell’isola e a lui viene attribuita l’antica acropoli. Era il figlio di Dardanos che governava l’antico regno di Frigia. Successivamente sul sito fu costruito un forte veneziano.

Zante: il fiore dell’Oriente

Linfluenza architettonica veneziana ha lasciato il segno a Zante nonostante i danni subiti a causa dell’attività sismica nella zona. Dopo il devastante terremoto del 1953 e il conseguente incendio, numerosi edifici storici e chiese furono rasi al suolo. Di conseguenza, i tesori significativi che questi edifici ospitavano perirono. La città è stata ricostruita secondo un progetto che prevedeva rigorose norme antisismiche e, in larga misura, rispettando la precedente struttura architettonica della città.

A Zante si presta molta attenzione alla protezione di due specie animali a rischio di estinzione, ovvero la tartaruga marina caretta aretta e la foca monachus monachus.

La città di Zante è la capitale dell’isola e allo stesso tempo il porto dell’isola.

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Fate un giro per la città e visitate:

  • La piazza Solomos è circondata da edifici con caratteristiche architettoniche tradizionali dell’isola, finestre ad arco e portici. Al centro domina il busto di D. Solomos, poeta nazionale della Grecia. Qui puoi anche trovare la Biblioteca Pubblica (con 55.000 volumi), il Museo Post-Bizantino di Zante che espone tesori come statue rifinite in oro, icone e xilografie artistiche.
  • Il Museo Post-Bizantino di Zante, in piazza Solomos, espone tesori come statue rifinite in oro, icone e xilografie artistiche.
  • La strada costiera conosciuta come Strata Marina (via K. Lomvardou), che è una delle parti più frequentate della città, con caffè, bar e ristoranti, da piazza Solomos fino alla chiesa del santo patrono Aghios Dionysios.
  • La piazza Aghios Markos. Qui, nel 1797, i rivoluzionari (popolaroi) bruciarono il Libro d’Oro e piantarono l’albero della libertà. Questa piazza lastricata è il principale punto d’incontro per gente del posto e visitatori. Qui troverete il Museo di Solomos, Kalvos e degli illustri abitanti di Zante che ospita anche il busto del poeta nazionale greco, creato da Georgios Broutos nel 1902.
  • Rouga: si chiama via Alexandros Romas, inizia da piazza Aghios Markos e attraversa quasi tutta la città. Questa strada dagli imponenti portici è stata per secoli il principale centro commerciale della città.
  • Il Castello Veneziano situato su una collina sovrastante la città al posto dell’antica acropoli denominata Psofis.
  • La collina Stranis, a 2 km dal centro abitato, offre una splendida vista. Qui, il poeta Dionysios Solomos ispirò l’“Inno alla Libertà” (poi l’inno nazionale greco) e l’“Assedio libero” presente all’assedio della città di Messolonghi.

Visita le Chiese di Zante

  • Aghios Nikolaos tou Molou (Piazza Solomou): chiesa di ordine rinascimentale (XVII secolo) con campanile di epoca bizantina. Aghios Dionysios visse qui nel 1853.
  • Aghios Dionysios (presso il molo nuovo del porto): dove in un larnax d’argento è conservata la reliquia del santo patrono dell’isola.
  • Aghios Markos (1516): il campanile di questa chiesa cattolica situata in piazza Aghiou Markou è una copia di quello della basilica di San Marco a Venezia.
  • Aghios Georgios: I comandanti dell’esercito Kolokotronis, Nikitaras, Fotomaras e altri combattenti della Rivoluzione del 1821 pronunciarono i loro voti sull’icona conservata in questa chiesa
Fonte: Sito Ufficiale del Turismo Grecia
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