Viaggio in Albania da Tirana a Durazzo, dove andare e cosa vedere


Dove andare in Albania? Un viaggio da Tirana a Durazzo tra spiagge, cucina, cultura e città antiche


E’ il Paese delle Aquile, un tripudio di pietra viva e legno, colori caldi, odori antichi. 

Come una punteggiatura del territorio, i bunker accompagneranno ovunque il vostro viaggio attraverso l’Albania. Una chiave per leggere un paese complesso, ancora diviso tra un passato doloroso e una modernità che disegna di grattacieli e specchi i nuovi centri urbani, le luci festose delle città costiere, i tanti giovani dallo sguardo fiero. Un paese dove è ancora facile incontrare un asino con il suo carico e accanto un uomo dal passo paziente, come in un’Italia del dopoguerra. Un paese orgoglioso con un futuro da cogliere, che si manifesta con i numeri delle presenze turistiche di anno in anno più consistenti. Confermando il crescente interesse per l’Albania dalle grandi potenzialità e bellezze naturali ancora inesplorate, abbinate a prezzi accessibili.

Come arrivare in Albania?

I 470 chilometri di costa albanese attirano ogni anno di più tedeschi, polacchi, francesi e i turisti del Nord Europa. Gli italiani si piazzano ai primi posti per maggiori presenze (circa 436 mila nel 2018, il 20% in più). L’alternativa dell’Aquila nera bicefala (la bandiera dell’Albania su fondo rosso: una testa rivolta a Oriente, l’altra a Occidente, guardando sia a Roma che a Costantinopoli) diventa la risposta alle spiagge più affollate della vicina Grecia. L’Albania è insomma la nuova Grecia. “Impossibile non copiare l’Italia, ma non vogliamo fare i vostri errori” dice il premier Edi Rama raccontando la consapevolezza di voler cogliere i vantaggi di una chance turistica finalmente arrivata ma sapendone vedere anche i pericoli.

Dall’Italia, Adria Ferries garantisce collegamenti giornalieri via mare da Trieste, Ancona, Bari a Durazzo. Con veicolo al seguito visto che nel Paese delle Aquile i collegamenti non sono semplici, con una ferrovia inesistente e una rete viaria che ricorda l’Italia del dopoguerra, nonostante i progressi compiuti. La compagnia armatoriale, che fornisce anche pacchetti turistici, ha anche una particolare attenzione per modelli di business orientati alla ecosostenibilità.

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Cosa vedere in Albania?

Spiagge e città antiche

Nel tragitto verso le baia di Valona (che fu la prima Capitale, Tirana lo è dal 1920), ammirerete le lunghe spiaggia di sabbia e una delle dieci aree protette del paese. Dove i parchi naturali sono 15 e coprono molte aree di montagna, un settore turistico questo sul quale l’attuale governo intende puntare.

Tra le spiagge più rilevanti a sud di Valona, dove il Mare Adriatico incontra il Mar Ionio, ci sono Ksamili, Orikum, Himara fino alla piccola perla di Saranda; a nordVelipoja e Shengiin; al centro oltre a Durazzo la baia di Lalezi, Mali i Robit, Spille, Karpen.

Ma il percorso è disseminato da gioielli come l’antica città ottomana di Berat, patrimonio Unesco, la “città dalle mille finestre”. Quartieri fortificati di antiche case in pietra, chiese e moschee, Berat rappresenta ancora oggi un esempio di plurisecolare tolleranza e di pacifica convivenza tra cristiani e musulmani. Il ponte di Gorica, 127 mt di lunghezza di epoca ottomana, sul fiume Osum, unisce i quartieri di Gorica e Mangalem. Da visitare la vicina fortezza di Berat, dove il condottiero Scanderbeg subì una delle sue pochissime sconfitte.

Dove andare in Albania?

Valona 

Il lungomare di Valona offre, oltre a belle passeggiate indimenticabili esperienze culinarie. Molto consigliata la gita in barca intorno alla penisola di Karaburun, inserita nel Parco nazionale marino di Karaburun-Sazan, meta molto amata dagli amanti delle immersioni per le specie marine, grotte e baie incontaminate, antichi relitti sommersi. Da non perdere anche le spiagge della zona di Orikum, 20 km a sud di Valona. Molto bella l’escursione da Valona fino a Saranda.

Sempre da Valona, l’opzione culturale punta invece al vicino sito archeologico di Apollonia, in onore del tempio al dio Apollo di cui rimangono parte delle rovine. Fondata nel 588 a.C. da coloni greci della attuale Corfù, Apollonia fu importante porto, punto di partenza anche della via Egnatia. Divenne colonia romana, incorporata nella provincia dell’Epiro. L’ imperatore romano Ottaviano vi compì gli studi nel 44 a.C. e proprio qui apprese la notizia che il patrigno, Cesare, era stato assassinato.

I bunker in Albania

Non potete lasciare l’Albania senza esservi immersi in uno dei suoi bunker claustrofobici. Quello al centro di Tirana, non lontano da piazza Scanderbeg, merita la visita. E’ uno dei più grandi, antisismico e antiatomico, cela un tunnel collegato direttamente con il Ministero degli Interni. Comprende, oltre a numerose stanze per soldati e apparati di difesa, lo studio e la stanza da letto del ministro, oltre a alcune celle e camere di tortura.

Gli albanesi amano molto l’Italia, fin dai tempi in cui guardavano in apparecchi Tv clandestini il Festival di Sanremo: difficile imbattersi in un residente che non parli almeno un po’ di italiano. Il genio dell’architettura e del design italiani è ben visibile nel Palazzo del re a Tirana. L’ultimo palazzo reale costruito in Europa, l’unico in cui un re non ha mai dormito. Alla realizzazione dell’edifico, 1.250 metri quadri interni circondati da 75 ettari di boschi, e dei suoi elegantissimi arredi, lavorarono Gherardo Bosio e altri architetti della scuola di Giò Ponti.

Durazzo

Anche Durazzo conserva vestigia romane, le mura e un anfiteatro nel centro della città. Offre perle culinarie affacciate sul porto, grandi boulevard alberati, strade per lo shopping. E una vivacità che colpì anche Catullo duemila anni fa che definì la città portuale “la taverna dell’ Adriatico”.

Tirana

Tirana è la capitale dell’Albania dal 1920. Fondata nel 1614 è oggi centro economico, finanziario, politico e commerciale dell’Albania. Inoltre, ospita diverse istituzioni pubbliche e università.

 

@Visit Albania

Cosa fare e vedere a Tirana?

  • Vedere la moschea Et’Hem Bey, Torre dell’Orologio

Il tuo viaggio potrebbe iniziare visitando i musei e i luoghi chiave come Sheshi Skenderbej, dove potrai vedere la Moschea di Et’Hem Bey (costruita tra il 1798 e il 1812) e il Kulla e Sahatit (l’Orologio) alto 35 m. Torre), costruita nel 1822 con cupola in stile San Marco.

  • Vedere il museo nazionale

Per conoscere la storia degli albanesi, questo è il posto da visitare. Il Museo di Storia Nazionale è il museo più importante dell’Albania e contiene una storia ben documentata del paese. Il museo è diviso in otto padiglioni: Antichità, Medioevo, Rinascimento, Indipendenza, Iconografia, Guerra di Liberazione Nazionale Antifascismo, Terrore Comunista e Madre Teresa. Il Padiglione del Terrore Comunista ospita immagini, documenti e video della persecuzione subita dagli albanesi durante il regime comunista.

  • Bunk’Art2

Fase di un progetto volto a preservare la memoria dell’era comunista, costruito da Enver Hoxha durante il periodo comunista, oggi museo e attrazione turistica. Bunk’Art2 è composto da 24 ambienti che si estendono per un totale di oltre 1.000 mq. Alcune stanze ricreano l’atmosfera di quel periodo storico, mentre altre ospitano installazioni artistiche ispirate a quest’epoca.

  • Castello di Tirana

Il Castello di Tirana si trova nel centro della città, di proprietà della famiglia Toptani, una delle famiglie più ricche dell’Albania e dei Balcani. Il “Vecchio Bazar” del castello è il gioiello più recente aggiunto a Tirana, dove moderno e tradizione si incontrano.

  • “Pazari i ri”

Il Nuovo Bazar è un quartiere di Tirana, in Albania. Il nome del quartiere deriva dal mercato di generi alimentari, che si trova nella zona. Si trova a est del viale centrale. Insieme a Mujos fa parte del centro storico di Tirana ed è una delle zone più antiche della città.

Fonte: Ansa; Visit Albania

II Edizione dell’articolo pubblicato il 29 aprile 2019

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