Carnevale in Sardegna, festa dai mille volti


La Sardegna torna ad accendersi in vista del Carnevale con i suoi festeggiamenti tipici sparsi per tutta la regione. La stagione comincia a riprendere anima ed entusiasmo in questo periodo dell’anno, molto prima del flusso di vacanzieri che popolano le spiagge durante tutta l’estate.


Su Karrasecare, così si chiama il Carnevale in Sardegna dai mille volti a seconda della comunità che lo festeggia, ognuna con i suoi costumi, le sue vocazioni e particolarità.

Ovodda

Il periodo di carnevale in Sardegna si estende ben oltre i classici giorni del giovedì, del sabato e del martedì grasso. Da tradizione – tramandata da secoli – i fuochi in onore di Sant’Antonio Abate segnano l’avvio del periodo carnevalesco che vede il termine in occasione del mercoledì delle Ceneri, celebrato in maniera particolarmente suggestiva nella località di Ovodda.

Il carnevale in Sardegna è l’occasione per assaporare le prelibatezze locali come fave e lardo, pistiddu e coccone, zeppole e buon vino. È il periodo delle maschere tradizionali, de su connottu, che ripercorrono momenti di vita agropastorale, legati a clima e ambiente; e dei carri allegorici. 

Pistiddu

Da nord a sud dell’isola prendono vita momenti di pura euforia intrisi di mistero e passione allo stesso tempo. Nel territorio della Barbagia, nel cuore della Sardegna, sono protagonisti i Mamuthones nella località di Mamoiada dove si esibiscono in una misteriosa danza ancestrale, vestiti di pelli di pecora nera e col viso coperto da grottesche maschere lignee. In questa parte dell’isola si possono trovare anche gli Issohadores, mentre catturano con una fune le maschere “animalesche”, oppure Boes e Merdules (a Ottana) e i Thurpos (a Orotelli), ossia i ciechi coperti da cappotti di orbace nero con cappuccio e volti ricoperti di fuliggine. A Fonni il personaggio tipico è S’Urzu (orco o orso), una testa di caprone con lunghe corna con fazzoletto nero da donna.

Altri personaggi caratteristici del carnevale in Sardegna sono sos karrasegares a caddu, esibizioni equestri che celebrano il cavallo, elemento fondamentale della vita agropastorale. Tra le attrazioni una delle più importanti è la famosa giostra equestre della Sartiglia di Oristano dove un gruppo di cavalieri – in occasione della Domenica di carnevale e del martedì grasso – si lancia in velocità al galoppo, lungo la via del Duomo, nelle ‘corse alla stella’ guidati da su Componidori, capo corsa e supremo giudice.

Tra i carri allegorici, il più famoso è quello di Tempio Pausania, in Gallura, dai mille colori. Spicca anche il karrasegare osinku di Bosa (nella Planargia): al mattino del martedì grasso si celebra s’Attiddu con maschere femminili, indossate da uomini con il volto sporco di fuliggine, che girano per le vie emettendo un lamento in falsetto; mentre alla sera le maschere in abito bianco, con un lanternino, cercano Giolzi (Re Giorgio), simbolo del carnevale.

Info: sardegnaturismo.it

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