Archeologia subacquea: addio a George Bass

Archeologia subacquea: morto George Bass. Fotografia di relitto subacqueo, via Wikimedia Commons.

Morto i primi di marzo il padre della disciplina. Suo il ritrovamento del relitto di Uluburum, nei mari della Turchia.

Addio a George F. Bass. Si è spento il 2 marzo in un ospedale a Bryan, Texas, all’eta’ di 88 anni. Lo ha confermato il figlio Gordon al New York Times. Il padre dell’archeologia subacquea scoprì tesori di inestimabile valore nei relitti marini e sviluppò nuove tecniche per esplorare l’oceano. Ne ha dato notizia, in Italia, ANSA il 20 marzo.

La vocazione all’archeologia subacquea

Bass era ancora uno studente delle superiori nel 1960. Allora indossò la prima muta con bombola e si immerse nel Mediterraneo. Scoprì lingotti d’oro di oltre 3000 anni, frammenti lignei che hanno aiutato a risolvere misteri sulla costruzione delle navi dai tempi dell’Odissea ed altri tesori. Che hanno spianato un nuovo terreno per l’archeologia subacquea.

Bass guidò o co-diresse molte spedizioni nel mondo, anche negli Usa. Ma si concentrò in particolare sulla costa della Turchia. Che per migliaia di anni è stata una rotta marittima per varie civiltà, dagli antichi cananei al primo impero bizantino.

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Il relitto di Uluburum

Il più antico relitto sommerso da lui individuato, molto probabilmente i resti di un vascello reale, giaceva vicino alla penisola turca conosciuta come Uluburum.

Poteva essere datato intorno al 1300 prima di Cristo, la fine dell’età del bronzo e l’era della Guerra troiana. Trasportava un carico opulento, con avorio di ippopotamo, uno scarabeo d’oro col nome della regina Nefertiti (l’unico finora trovato) e quello che si ritiene essere la più vecchia tavoletta scritta in legno mai scoperta.

Bass scrisse che la nave di Uluburun gettava nuova luce «sulla storia della letteratura, del commercio, delle idee, della metallurgia, della meteorologia, dell’arte, della musica, della religione e delle relazioni internazionali. Come pure su campi diversi come gli studi omerici e l’egittologia».

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Il lascito di Bass

Il padre dell’esplorazione archeologica dei fondali marini mise a punto anche nuovi metodi per rimuovere gli artefatti e trascorrere lunghi periodi sott’acqua.

Fonte: Redazione ANSA

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